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Emozioni a scuola

  • Immagine del redattore: Elisabetta Martinelli
    Elisabetta Martinelli
  • 27 feb 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 23 gen

"Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari."

- Maria Montessori


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Ed è, esattamente, il contrario aggiungerei io.

Il fatto che già la Montessori avesse fatto una citazione del genere la dice lunga su come è stata sempre considerata la scuola fino ai giorni d'oggi.

Ma la vera domanda è: perché è scontato pensare che un bambino non voglia andare a scuola ed è normale che sia così? Mi spiego meglio, non sarebbe "normale" che i bambini andassero a scuola contenti e motivati? Perché c'è questa credenza che la scuola sia una punizione per l'uomo?

La Montessori e Rousseau sono stati le due figure che hanno fatto sì che mi appassionassi tanto a questo campo di studi. Può sembrare che le loro idee siano diverse o, a volte, quasi opposte. Ma rimango convinta che un modello educativo strutturato come si deve prenderebbe un po' dall'uno e un po' dall'altro.

Comunque tornando a parlare di questa citazione della Montessori, dovete sapere che ho passato gran parte della mia carriera scolastica a pensare di avere io un problema. E non credo di essere l'unica. Pensavo che fosse strano, perché non sono mai stata una secchiona e andare a scuola in sé non mi piaceva. Però adoravo imparare cose nuove e mi piaceva ascoltare gli insegnanti parlare (quando facevano riflessioni elaborate sull'argomento che stavamo trattando). Ho sempre odiato, invece, i compiti e le verifiche. Perché sembrano abituarci fin dalla più tenera età al fatto che sia una punizione... e ti viene da chiedere cos'hai fatto di male.

Nonostante tutto ho sempre cercato il lato divertente e originale dell'apprendimento. Questo mi ha resa, sicuramente, un po' strana agli occhi dei miei compagni di classe che non facevano che lamentarsi.

Penso che in molti ci siano passati, quello che cercavo era una sorta di via d'uscita che mi permettesse di imparare davvero.

Sapere che questo è in linea con il pensiero della Montessori mi ha fatto sentire meno sola.


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