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Poesia e pedagogia

  • Immagine del redattore: Elisabetta Martinelli
    Elisabetta Martinelli
  • 26 giu
  • Tempo di lettura: 3 min
Poesia è il più bel soprannome che diamo alla vita. - Jacques Prevert
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Se parliamo di poesia e pedagogia troviamo molti punti di contatto. Certo, anche con la letteratura in generale. La poesia è un aspetto forse di non così immediato collegamento. Tuttavia l’utilizzo di essa come modalità di espressione non lascia dubbi. È il principio di libertà ad accomunare più di tutto questi aspetti.

In questo spazio voglio far riferimento al poeta Jacques Prevert. Egli, infatti, critica all’autoritarismo e la rigidità dell’istituzione scolastica in molte sue poesie (come “Compito in classe”). Critica aspramente il sistema scolastico tradizionale, basato sulla memorizzazione acritica, sulla disciplina ferrea e sulla repressione creativa individuale. Il “somaro” che “dice no con la testa, ma sì con il cuore” è l’emblema della ribellione a un’educazione che non rispetta l’individualità e la spontaneità del bambino.

In campo di scienze dell’educazione e pedagogia molti studiosi hanno criticato le metodologie didattiche autoritarie. Promuovendo, invece, un’educazione centrata sul bambino, sulla sua esperienza, sulla sua libertà di esplorazione e sulla capacità di apprendere facendo. Il loro obiettivo era proprio quello di superare la scuola “nozionistica” e promuovere un apprendimento significativo e attivo.

Le poesie di Prevert sono intrise di surrealismo, di giochi di parole, di immagini inaspettate e di un’esaltazione della fantasia. È chiaro il suo impegno di valorizzare la fantasia, la creatività e l’immaginazione. Il suo è un mondo dove l’assurdo e il sogno si mescolano nella realtà, invitando a guardare oltre le convenzioni.

Allo stesso modo pensatori come Steiner e Malaguzzi hanno posto la creatività e l’immaginazione al centro del processo educativo. Hanno riconosciuto che il gioco, l’arte, la narrazione e l’esplorazione fantastica sono strumenti essenziali per lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale del bambino. Tutto questo stimola il pensiero divergente e la capacità di risolvere problemi in modo innovativo.

Prevert mette enfasi sull’aspetto dell’amore, sull’emozione e sulla dimensione affettiva dell’apprendimento. L’amore, la tenerezza, la gioia e il dolore sono temi centrali nelle sue opere. Le emozioni non sono celate, ma espresse con forza e autenticità.

La psicologia dell’educazione e la pedagogia moderna sottolineano l’importanza della dimensione affettiva nell’apprendimento. Un ambiente educativo positivo, basato sull’accettazione, sull’empatia e sulla costruzione di relazioni significative. Favorisce, così, un apprendimento più profondo e duraturo. Studiosi come Rogers hanno enfatizzato l’importanza dell’ascolto attivo e della comprensione empatica nella relazione educativa.

Anche l’aspetto della difesa individuale e dell’autonomia vengono affrontati da Prevert. Nelle sue poesie emerge spesso un forte senso di ribellione contro ogni forma di conformismo e oppressione. C’è un invito a “dire di no” quando l’anima lo sente, a seguire la propria strada, a non farsi ingabbiare dalle regole.

Il concetto di autonomia è un pilastro della pedagogia contemporanea. L’obiettivo dell’educazione non è solo trasmettere conoscenze, ma formare individui capaci di pensiero critico, di prendere decisioni autonome e di agire in modo responsabile. L’autonomia non è solo libertà di scelta, ma anche capacità di autodeterminazione e di costruzione del proprio percorso.

Prevert dedica una certa attenzione ai “piccoli” e agli “ultimi”. Le sue poesie sono spesso dalla parte dei semplici, degli emarginati, dei bambini. Racconta la loro prospettiva, i loro sogni e le loro ingiustizie subite.

Gran parte della pedagogia progressista ha come obiettivo l’inclusione e la valorizzazione di ogni individuo. Presentando particolare attenzione a coloro che sono più vulnerabili o svantaggiati. La scuola inclusiva, l’educazione interculturale e l’attenzione ai bisogni educativi speciali, sono espressioni di questa sensibilità pedagogica.

I poeti come Prevert, attraverso la loro arte, riescono a cogliere e a esprimere intuizioni profonde dell'essere umano. Sulla società e sulla necessità di una crescita che sia autentica e liberante. Queste intuizioni, pur formulate in chiave artistica, spesso anticipano o rispecchiano le preoccupazioni e le proposte degli studiosi di educazione e pedagogia. La poesia, in questo senso, può essere vista come una forma di pedagogia implicita. Capace di ispirare e stimolare una riflessione profonda sui temi dell’educazione.

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Anche se la felicità ti dimentica un po’, tu non dimenticarla mai del tutto. - Jacques Prevert

 
 
 

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