Educazione Naturale
- Elisabetta Martinelli
- 20 mar 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 23 gen
"Quando nasce, il bambino è già discepolo, non del precettore, ma della natura."
- J. Rousseau

Un altro concetto che adoro, perché racchiude il significato della vita stessa a mio parere. Il bambino viene al mondo secondo natura, in modo del tutto naturale, perché è nella natura la conservazione della specie. Di conseguenza sembra logico che la vita di ogni persona sia governata dalla natura. Questo, a mio parere, non vuol dire non avere possibilità di autonomia. Al contrario, infatti, agendo secondo "regole" non scritte scoprirai di essere in grado di fare molte più cose e di agire meglio di quanto pensavi. La natura esprime la sua influenza sugli individui tramite l'istinto che ognuno di loro ha. Devono solo riuscire ad interpretarli, ma con il tempo riescono tutti a farlo... e l'educatore deve guidare gli educandi in modo che da grandi possano riuscirci in modo autonomo. Tuttavia, ribadisco, sono solo mie riflessioni in merito. Nulla di scientifico o stabilito.
Vi lascio la descrizione del post che avevo pubblicato in merito:
Secondo Rousseau l’educazione dev'essere un’educazione naturale. Ciò significa che i bambini devono crescere a stretto contatto con l’ambiente naturale. Essa dev'essere improntata sulla centralità dei bisogni più profondi ed essenziali del bambino, sul rispetto dei suoi ritmi di crescita e sulla valorizzazione delle caratteristiche dell’età infantile. Per Rousseau il fine dell’educazione è la piena realizzazione della natura umana.
Il bambino immaginato da Rousseau cresce in campagna con ritmi lenti, apprendendo dall’esperienza, acquisendo le conoscenze giuste al momento giusto, evitando ogni pericolosa anticipazione cui conseguono solo insuccessi e vivendo il più a lungo possibile la propria infanzia. L’azione educativa deve fondarsi su bisogni e su disposizioni naturali dell’uomo, sui primi strumenti di conoscenza del mondo che esso possiede, che sono il movimento e i sensi. I bambini piccoli hanno un naturale impulso al movimento e all’attività corporea, “nasciamo dotati di sensibilità e, fin dalla nascita, riceviamo impressioni diverse dagli oggetti che ci circondano […] i nostri primi maestri di filosofia sono i nostri piedi, le nostre mani, i nostri occhi”.

Come vi avevo già detto in un altro post, sono una grande fan anche dei metodi di Rousseau.
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