Game education
- Elisabetta Martinelli
- 28 apr
- Tempo di lettura: 1 min
“Il gioco è il lavoro dell’infanzia.” - Jean Piaget

La Game education rappresenta un approccio innovativo all’apprendimento. Essa sfrutta il potenziale dei videogiochi per rendere l’educazione più efficace e stimolante.
I videogiochi sono da sempre riconosciuti come un potente strumento di apprendimento, soprattutto nell’infanzia. Con la loro capacità di coinvolgere e motivare, offrono nuove opportunità per l’educazione.
Gli obiettivi sono sviluppare competenze come il problem solving, il pensiero critico, la creatività e la collaborazione. Un altro obiettivo è, sicuramente, rendere l’apprendimento più interattivo e coinvolgente. È necessario tenere conto del fatto che le generazioni cambiano e di conseguenza bisogna adattare l’educazione alle nuove, caratterizzate da nativi digitali. I videogiochi dovrebbero trasmettere valori e norme sociali utili per prendere conoscenza con il mondo circostante.
Per esempio i videogiochi possono essere utilizzati per l’apprendimento di materie specifiche, come matematica, storia o scienze. Possono essere usati per simulazioni e giochi di ruolo per sviluppare abilità sociali e decisionali. Oltre al fatto che le dinamiche di gioco possono servire a comprendere meglio contesti formativi tradizionali.
Dal loro utilizzo si rilevano una serie di benefici, primo tra tutti la maggior motivazione e il maggior coinvolgimento degli studenti. L’apprendimento è attivo e personalizzato, questo rappresenta un punto di forza dal momento che si apprende meglio quando si è coinvolti. Il loro utilizzo è importante per lo sviluppo di competenze utili per il futuro.
"Nell'uomo autentico si nasconde un bambino: che vuole giocare." - Friedrich Nietzsche

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