Media education
- Elisabetta Martinelli
- 31 mag
- Tempo di lettura: 2 min
L’educazione non riguarda l’informazione, ma l’avere un’intelligenza attiva che cerca costantemente, cerca e guarda ogni cosa in ogni modo possibile. - Sadhguru

Ai giorni d’oggi i media sono tra i mezzi più potenti di cui ha a disposizione l’educazione. Sono tra i mezzi privilegiati per attirare l’attenzione di ragazzi, adolescenti e giovani, perché viviamo in una società dove il digitale è, in molti casi, diventato parte del nostro quotidiano.
Nel post di oggi voglio parlarvi di una possibilità educativa molto potente. Una realtà che permette agli educatori di raggiungere anche educandi che non si trovano fisicamente in un’istituzione educativa. Una realtà che permetterebbe di guidare quelle persone, che normalmente non ne avrebbero la possibilità, verso una via più etica. Aiutandole tramite l’intrattenimento, ma utilizzando metodi organizzati e strutturati. In modo che l’esperienza virtuale possa rivelarsi davvero utile e istruttiva.
Parliamo della gestione di una pagina o di un blog online. Gestita/o soprattutto dall’educatore/formatore, ma in un contesto classe, ad esempio, potrebbe essere lasciata anche, almeno in parte, agli educandi.
Questa realtà permette, in primo luogo, di raggiungere un pubblico internazionale. Molti programmi TV, specialmente quelli di successo, hanno un seguito globale. Una fanpage può connettere fan di diverse nazionalità e questo permetterebbe di superare molti pregiudizi. Attraverso il confronto, magari nei commenti, costruttivo, molti potrebbero iniziare a comprendere i punti di vista degli altri. Questo permette di scambiare opinioni, informazioni e contenuti ampliando la propria prospettiva.
Un altro aspetto sono i contenuti multilingue, la fanpage o il blog potrebbe includere la traduzione di post, video o interviste. Questo aspetto renderebbe, inoltre, la pagina più accessibile e favorirebbe lo scambio interculturale.
Si potrebbero, inoltre, creare delle collaborazioni internazionali organizzando eventi online, scambiare contenuti o partecipare a progetti comuni. Questo crea opportunità di interazione e collaborazione con persone di diverse culture.
L’inclusività e l'accessibilità verrebbero garantite a chiunque abbia uno smartphone e una connessione Internet, abbattendo, così, le barriere economiche e geografiche.
La partecipazione sarebbe molto più flessibile, perché può avvenire in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Questo la/lo renderebbe più inclusiva/o per persone con diverse esigenze e disponibilità.
La comunità virtuale che si creerebbe sarebbe uno spazio in cui le persone potrebbero sentirsi parte di un gruppo, condividere la propria passione e creare legami con altri fan. Questo aspetto può essere particolarmente importante per persone che si sentono isolate o che hanno difficoltà a socializzare nella vita reale.
Altri aspetti da considerare sono la moderazione e la gestione. Un progetto educativo del genere richiede competenze di questo tipo per garantire un ambiente inclusivo e rispettoso.
Una fanpage, o un blog, di questo tipo potrebbe, davvero, offrire un’opportunità di connessione globale. L’importante è scegliere un argomento e organizzare bene le attività virtuali. Si rivelerebbe un’ottima occasione di apprendimento informale per gli educandi. In più, a differenza dei corsi tradizionali, avrebbero più opportunità di interazione. Si tratterebbe di un’esperienza di apprendimento molto più attiva.

L'istruzione è l'arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo. - Nelson Mandela
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