Punti di vista
- Elisabetta Martinelli
- 5 lug 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 23 gen
"È una questione di punti di vista: come gli aquiloni, che pensano che la terra sia attaccata a un filo."
- Enzo Iacchetti

Bisogna tenere presente che spesso le persone pensano cose diverse. Che sia così per le esperienze o per le riflessioni che, magari, fanno quotidianamente, non ha molta importanza. Quello che è importante è quanto sia necessario tenerne conto, soprattutto per progettare interventi educativi.
Bisogna fare della diversità un punto di forza, un valore aggiunto. Non guardare, quindi, ad essa come a qualcosa da rifiutare e da cui scappare.
Bisogna avere il coraggio di confrontarsi con la diversità: un punto di vista molto diverso o un atteggiamento che non rientra nel nostro repertorio di scenari.
La diversità manda avanti il mondo, bisognerebbe farci caso. Sono proprio quelle cose che inizialmente ci sembrano strane che, piano piano, si rivelano contributi essenziali per l'innovazione del pensiero e dell'azione. I piccoli cambiamenti che spesso ci spaventano, perché è così, spesso abbiamo paura... ma non dobbiamo averne.
La letteratura ci spinge proprio a rompere gli schemi e agire in modo non convenzionale. Che poi, detta francamente, cos'è il convenzionale? Chi l'ha deciso? La tradizione? E perché il vecchio dovrebbe essere sempre meglio del nuovo?
Quando si progettano interventi educativi tenere conto del rischio è importante al fine di coinvolgere i bambini. Allora perché noi adulti non possiamo assumerci un piccolo "rischio"? Il rischio di innovare. Il rischio di progettare il diverso. Il rischio di considerare un'idea o un'opzione diversa dal solito.
Ci vuole innovazione e non si innova certo continuando a fare le medesime cose. Continuando a temere un minimo cambiamento che possa destabilizzarci.

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